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A memoria dell’Opera benefica si legge sulla fronte della porta d’ingresso la seguente iscrizione dettata dallo stesso benefattore:
Hieronimus. S. R. E. Praesbt.
Card. de Bardis. Flaminii
Fil. ex com. Vernii hospi
tale hoc pro infirmis sibi
subditis tantum erexit ac dota
vit. Anno Domini MDCCLX.
Fu già molto ricco il patrimonio di quest’Ospedale; ma le prepotenze di coloro che succedettero nel feudo al filantropico ed egregio barone; le usurpazioni e le rapine straniere al tempo specialmente della prima calata dei francesi; l’amministrazione trascurata, le tasse oppressive, hanno ridotto il già lauto patrimonio a ben misera cosa, ed ove la carità pubblica non avesse dato un qualche soccorso, a quest’ora la tanto benefica istituzione, avrebbe cessato d’esistere.
A Mercatale, appunto per comodo dell’Ospedale, ha residenza il medico, e vi è anche una buona farmacia negli stessi locali che servirono sino al 1866 di sede al Pretore di Vernio.
D’elegante e svelta architettura è la chiesa la cui costruzione rimonta a più di due secoli[1]: gli altari, specialmente il maggiore, son ricchi di belle colonne d’arenaria. Un crocifisso, altorilievo in legno, trovasi nel primo altare a destra: grande è la venerazione degli
- ↑ Nell’abside della porta vi è la data. A. D. MDCLII.