Pagina:Bettini - La stazione estiva di Montepiano, Firenze, Minorenni corrigendi, 1897.djvu/145


— 139 —

striti ed i romani le credevano utili contro la pazzia, quindi la frase curandus helleboro, pazzo.

Valeriana officinalis. — Ampiamente usata in medicina, le radici come antispasmodiche nelle emicranie, le foglie come eccitanti la traspirazione.
Viola odorata. — Mammola, l’umile pianticella dai fiori violetti, dalle foglie a cespuglio uscenti da un fusto sotterraneo. Se ne estraggono olii ed essenze. Le radici contengono la Violina, alcaloide trovato dal Boullay. Affini sono la V. tricolor, viola del pensiero, e la V. canina.
Verbena officinalis. — Erba santa.
Vinca minor. — Pervinca.
Veronica. — Varie specie. Sudorifera.
Viscum album. — Vischio. Pianta parassita, perenne, che vegeta su molti alberi, specialmente fruttiferi. Affine è il Loranto degli alberi di zone più elevate, come querce, castagno, abete.




Vespertilio. — Pipistrello. Diverse specie tutte notturne, piccole ed innocue. I suoi escrementi costituiscono un ottimo guano.
Vipera aspis. — V. berus. Serpe velenosa, lunga una cinquantina di centimetri, facilmente riconoscibile dalla striscia nera a zig-zag che le corre sul dorso. Ha in bocca due denti lunghi e mobili, a punta finissima, che inoculano nelle ferite un veleno pericoloso e spesso mortale per le persone deboli e nei tempi caldi. La prima cura da praticarsi dopo una morsicatura è di allargare, e succhiare la ferita, e d’impedire la circolazione del sangue infetto con una stretta legatura.

Tali proprietà velenose sono dovute ad una sostanza chiamata Echidnina o Viperina, ampiamente mescolata