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così detto dalle fiere che annualmente vi si tenevano. Volge questo viale a Sud-Est; è fiancheggiato sparsamente da ville eleganti, ombreggiato da secolari castagni. Si congiunge, a sinistra, alla strada, che ricongiunge al paese, presso la Chiesa parrocchiale, mentre proseguendo sulla destra troviamo il sentiero — l’antica via mulattiera, che conduce a Rasòro.

Nell’insieme, Castiglione sembra una linda cittaduzza e ne sembra di trovarci, anzichè così vicino alla Toscana, in qualche angolo dell’alto Veneto, o dell’alta Lombardia. Le finestre sono senza persiane e colle imposte, i fabbricati alti e severi; caratteristica delle grosse terre e delle città dell’Italia superiore.

Castiglione, per le tradizioni, per esser capoluogo di Comune e di Mandamento, per la sua positura tra la Toscana e l’Emilia, è centro di un commercio assai notevole, ed in certe circostanze, nelle fiere annuali specialmente che vi si tengono in varie epoche pei bestiami, per le derrate, per le varie specie di mercerie gode d’una vita animatissima1.

Il paese prospetta, come una terrazza, su Val di Brasimone, e da alcuni punti di esso, anche senza uscirne può l’amatore godere di bei panorami.

Proseguendo oltre il castello, passato il voltone si trova una piazza, sul luogo ove già sorgevano orti e giardini dei dinasti, non ancora compiuta, ma che riuscirà molto bella e utile, ombreggiata da acacie, ip-


  1. Vi si tengono queste fiere, il primo Martedì d’Agosto e i due giorni successivi — e il Mercoledì e il Giovedì dopo la terza Domenica d’Ottobre.