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che avviene in tutti i luoghi, ove i linguaggi e i dialetti s’incrociano.
Bella e robusta gente, questi montanini — anime salde in salde membra — semplici e schietti i costumi, come le foggie di vestire delle gagliarde e formose abitatrici di questi luoghi alpestri1.
Aman la fede dei padri ardentemente; il loro luogo natio; la patria italiana: costanti nei loro sentimenti, nei loro propositi, come gli scogli che fiancheggiano il Setta e il Brasimone sonanti; ospitali, cortesi, degni figli d’Emilia. Sono aspri anzichenò, come i loro monti, nel primo incontro. Il profumo della mammola silvestre, quando l’abbiamo conosciuto, si apprezza e si ama.
La statura non è generalmente troppo alta2, come avviene in quasi tutti gli abitanti dei nostri appennini3, ma abbiamo, in compenso, la vigoria, l’abitudine di sfidare molti pericoli, la resistenza alle
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A cui si puro e schietto
Aere ondeggiar fa il petto.
Parini, la salubrità dell’aria. Ode. - ↑ Anche di quanto riguarda gli abitanti delle Alpi e degli Appennini, parla, egregiamente, il Prof. Giovanni Marinelli nella sua — Terra — lavoro poderosissimo, compiuto da lui, colla cooperazione di altri grandi, tra i quali cito a titolo d’onore, Antonio Stoppani. Per l’opera di Marinelli, l’Italia non può invidiare alla Francia Eliseo Reclus.
Giovanni Marinelli nato a Udine ai 23 Febbraio 1846, si spense per morbo inesorato, in Firenze, il 13 Maggio 1900. Qual perdita irreparabile per le discipline geografiche! - ↑ La provincia Lucchese ha stature elevatissime.