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più depressi valichi appenninici, e che gode tal nome perchè ha la forma di un altipiano ondulato.

È chiuso al nord da una catena di monti tagliati dal Sètta, e si staccano da questi, due contrafforti, slargantisi ad est e ad ovest, per restringersi poi, lungo la valletta del Fiumenta, che ha qui le prime sue scaturigini e si affretta sonante, per cascatelle frequenti, pressochè perpendicolarmente al Bisenzio.

I due contrafforti son riuniti da un dosso quasi rettilineo, poco elevato, (tagliato ora dalla via provinciale) che forma lo spartiacque e divide l’altipiano in due parti; la prima ampia assai sul versante adriatico, la seconda più ristretta sul versante tirrenico.1

Il paese è situato in una pianura ondulata (m. 695 sul mare), sul dorso dell’Appennino, lungo il Setta.

Questo villaggio oltre ad avere cascine e casolari sparsi, si compone di cinque importanti nuclei.

Montepiano, antica dogana Lorenese, quando l’Italia era divisa in pillole, il più importante; il Casone rimpetto a Montepiano al di là del Setta; Risubbiani sulla via del Mugello; la Storaia, non lontana dal Rio Fobbio e dalla strada interprovinciale; la Badia più verso le sorgenti del Setta.

Di famiglia paesana di qui era Lorenzo Bartolini, nato occasionalmente a Savignano, ridente paesello in val di Bisenzio, il 7 Gennaio 1777; tornato a Dio,



  1. Bettini Francesco «La Stazione estiva di Montepiano ecc. Bertini Prof. EmilioGuida di Val di Bisenzio. Prato. Pozzolini Siciliani C.a CesiraMontepiano e la Madonna di Boccadirio.