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Io credo che i due cari e buoni villaggi siano una sola e propria stazione estiva. Castiglione colle sue freschissime acque, col suo stabilimento idroterapico completa Montepiano.

Oltrepassato il Rio Fobbio, le Case Nuove, la Casa di Spirito; la valle, da ristretta che era, tanto da sembrare una gola, va allargandosi, mano, a mano. A sinistra vediamo sorgere la bella villa del Comm. Raffaello Cipriani, valente avvocato e terso scrittore su un’altipiano staccantesi dal Poggio del Tronale e le fanno bella corona rigogliose piante di faggio. Quanto sarà più vaga, quando saranno giunti a frondeggiare gli abeti, dei quali a migliaia e migliaia, ha avuto cura il solerte proprietario, far popolare la sua ridente collina!

Più verso Montepiano, sempre sulla nostra sinistra vi sono diverse cascine, Faggiarello, Cà di Nappa...[1] la valle si allarga sempre più ed il fianco del monte ha un lene pendio. Anche qui si veggono bei castagni e belle piantagioni di abeti.

Quasi rimpetto a questo punto, e perciò sulla nostra destra, vediamo un tabernacolo. V’ha un bassorilievo in arenaria, rappresentante la Vergine col Bambino. Prima era sull’antica via mulattiera: lo chiamano comunemente, non so perchè la «Madonna della Signora» Propendo a credere sia un residuo delle ricchezze artistiche dell’antica Badia.

Oltrepassato il Setta; siamo a Montepiano, uno dei



  1. Abita qui Luigi Gualtieri, un buon cascinaio, buona ed esperta guida per tutti questi monti.