Pagina:Bettini - Guida di Castiglione dei Pepoli, Prato, Vestri, 1909.djvu/126


— 102 —

onde ricalcando i nostri passi possiamo tornarcene allo storico castello.

Invece dì ritessere la via anzidetta, risalita da Sparvo la Serra (si chiamano qui Serre, all’uso spagnuolo, i contrafforti che bisogna rimontare per giungere ad un altro), seguitando la vecchia mulattiera, siamo per un bel tratto, fino alle Cavaticcie, al Dominus vobiscum, sul dosso, sulla schiena dello sperone, che divide il Sètta dal Brasimone: godiamo belle vedute sulle due vallate, e dei monti che loro fanno corona.

Da poco tempo è stata compiuta la strada comunale ben ideata e ben eseguita — Castiglione — Sparvo. Staccatasi dalla provinciale, volge a destra, quindi al punto «Dominus vobiscum» detto così per annose piante di cerro che sembrano in atto di benedizione sacerdotale, piega a sinistra e conduce, a Sparvo.

Gli studiosi possono osservare l’abbondanza del gabbro rosso a Creda e a Sparvo. A Creda poi ci ha inoltre una sorgente assai ricca di ferro, e non è raro incontrare qua e là qualche pezzo di quarzo dalle forme originali, svariatissime: nel fiume qualche poco d’amianto.

La gita, pedestramente, può compiersi intiera in circa un’ora e mezzo.