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34 Capo Primo

narsi per la libertà di parlarne ogni dialetto," per l’ignoranza de* parlatori e per cento accidenti

  • . Quai sarà stato il pa,rlar italiano

dopo il mille, se lo scriverlo fu tanto guasto ancor dopo? se si scrisse tardissima, come ima lingua plebea non degna di p ubblici atti e gravi affari?- se infine i primi scrittori eccellenti ed esemplari Io scrissero per capriccio, ) non per professione? Ciò s’è v eduto parI landò de’ tre padri. Il solo latino era tenuto per lingua nobile e da uom dotto, e da giave affare, tanto fermamente che durava tsA opinione in molti dotti del 1500., e più nel 1200. e 500. parea ciò giusto giudizio, essendo ancor lecito e usato da tutti il* parlare e lo scrivere senza legge. Scrivevasi P italiano mescendovi prima il latino corrottisi sìmo allor conosciuto or per bisogno, or per ornamento, poi con frasi e voci provenzali, che allor erano alla moda e studiavasi e sapevasi il provenzale, come oggi il francese pcrvezzo? e come oggi molti framniettono frasi francesi scrivendo italiano. La poesia prindfpalmente indusse a ciò, essendo stata U prima a scriversi italianamente e molto imi’