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prima del mille 91


Passiamo avanti cercando nell’Italia più orientale alcun raggio di luce, e questa viene per qualche orma di medicina, e di filosofia, che dai greci principalmente diffusesi in quella parte. Benevento contò allora, se vogliam credere all’anonimo Salernitano, trentadue filosofi, tra quali ei nomina, come più insigne, un Uderico. Il Muratori


    licitate Episcoporum. Scrisse in aritmetica, e in geometria; l’Abacus, cioè le tavole ordinate di varj computi per l’arabe cifre fatti, è opera a lui attribuita; e ne restano esemplari in regie biblioteche; dal qual prese il nome di poi Paolo dall’Abaco fiorentino per averlo forse illustrato. Gran merito ebbe in raccogliere codici per tutt’Europa facendoli comperare, e copiare dovunque potea scoprirne. Chiamò a se quanti potè dotti uomini, e premiolli. Infin potè dirsi un vero prodigio per quei tempi, onde ebbe auch’esso la sorte per cagione di sapere più che gli altri, d’esser tenuto per mago, e per tal accusato in giudizio. Ma fu sempre assai autorevole, e potente da potersi beffar delle accuse. Il suo epitaffio, che ancor si legge sul suo sepolcro, basta non meno a giustificarlo, che a mostra l’alto pregio, in che fu tenuto; vedi le storie dei papi.