Pagina:Bettinelli - Opere edite e inedite, Tomo 7, 1799.djvu/94

90 Cap. I. stato d'Italia

berto monaco, quantunque sul fin d’esso abbia soltanto a vantarsene l’Italia, cioè quando fu abate di Bobbio, poi arcivescovo di Ravenna al 998. Fu papa l’anno seguente col nome di Silvestro II. uom singolare tra monaci per dottrina moltiplice, e per sommo ingegno, siccome gran luminare della chiesa in appresso tra tutti i prelati, e i pontefici. Da piccola, e bassa origine egli levossi con quelle doti, e col talento eziandio nelle cose politiche, e ne’ raggiri cortigianeschi alle più alte dignità, e divenne l’oracolo dell’Europa1.


  1. Gerberto fu maestro d’Ottone III. Imperatore, e di Roberto re di Francia, da cui fu fatto arcivescovo di Reims nel 991. L’imperadore nel diploma, con cui lo conferma papa, lui dice eletto propter summam ejus philosophiam, e a lui scrivendo già prima: Gerberto philosopho peritissimo, atque in tribus Philosophiae partibus laureato, dice il P. Pagi. Solenne disputa sostenne di matematiche in Ravenna contro d’Otrico soprannomato il filosofo, presenti l’imperadore, e Adalberone arcivescovo di Reims, di cui era stato segretario nel 969. Restan di lui lettere, ed un trattato de Infe-