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86 | Cap. I. stato d'Italia |
sempre fu un bene, e rarissimo in altri secoli, cioè l’esenzione dall’eresie, fu in questo sventura ancor esso, perchè lasciò radicar l’ignoranza viappiù che mai, e in parte fu frutto di quella. Essa, che è la sorgente di tutti i mali ne’ popoli pieni d’altre passioni, e lontani dalla simplicità primitiva, prese gran piede in ogni stato. E quali furono gli scrittori! Ne più rozzo stile, nè più scorretti monumenti, nè più svariate tradizioni si videro mai, quanto nel X. secolo, benchè sia questo di cui meno ci restino letterarj monumenti
Diamo un’occhiata al sapere, ed agli uomini dotti di quella stagione per comprovarne ognor più la miseria. Poco avremo a parlarne. E’ ver, che alcuno de’ papi anche in quella notte, allor quando ebbe un poco di tregua da tanti mali, e nimici, rivolse l’animo al coltivamento della dottrina, e si trovano lor decreti, e comandi a’ vescovi di tener scuole aperte alla gioventù, essendo allora usato, che i vescovi, e i monaci fossero eglino stessi maestri di scuola, tanta era scarsezza d’ogni altro. Ma