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Cap. I. stato d'Italia |
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bri del germanico imperio il contingente de’ pattuiti soldati all’armate imperiali. Così colla pace, e con l’ordinamento della provincia vi ripigliaron qualche ordine, e lustro anche i costumi, e gli studi protetti, come vedemmo a quel tempo, ed incoraggiti dal principe. Giovò pur molto a questi la grandissima autorità de’ vescovi, e monaci presso al monarca, il buono esempio de’ quali, la professione pacifica, la necessaria coltura di studi fu a’ popoli più vantaggiosa, avendo essi maneggi, e potere eziandio ne’ civili, e politici affari. Di ciò venne danno più grave di poi, perchè quanto gli uomini di chiesa, e di chiostro contribuirono, ben usando di lor potenza, al buon ordine de’ governi, e de’ costumi, altrettanto poi abusandone, come avviene per poco in professioni sì opposte, la lor potenza secolaresca disordinò gli animi, ed i costumi religiosi, onde al secolo susseguente traboccarono negli eccessi della licenza, dalla prepotenza, delle simonie, combattendosi furiosamente pei possessi, ed usurpazioni reciproche or degli ecclesiastici sopra i principati, e le signorie,