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gii errori suoi. Dov>rà dunque trovarsi sem-

pre ogni uomo a tal condizione infelice, senza che giovin punto gli esempli altrui, la vicinanza, e la pratica, o almen la storica cognizione di tanti pentiti, e troppo tardi illuminati, onde sempre siamo da capo, e gli uomini sienò gli uni inutili agli altri, ciascuno isolato, e solitario per tal bisogno ? Non ci sarà mai una scuola ragionevole, studi pratici, libri efficaci, e mai non si brucieran tanti metodi perniziosi, e servili, tutti sol atti a ritardar la ragione, e propagare l'inganno?

Ma basti di questo. Prima d’ aprire la strada alla storia, devo soggiugnere ripetendo, ch’ ella non è de’ fatti, e della politica, come l'altre, intesa solo a narrare gli avvenimenti, e quindi occupata principalmente a piacer collo stile, e eolla sorpresa al lettore. Noi cerchiamo a farlo filosofo. Perciò lasceremo in dimenticanza epoche militari, o politiche, illustri battaglie, vicende di gran monarchi 3 se non quanto è necessario accennarle pel legamento, che hanno colle vicende letterarie. Ma farem caso di qualche inos-