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nel vero rivolgere il guardo da quella antica
oscurità, e fierezza a questa tranquillità, e corrispondenza di tutte le genti europee, la qual oggi è più libera, ed intima, che già non fu tra le città d’ una stessa provincia, o tra le famiglie d’ una stessa città. Le vie purgare dai ladronecci, i pubblici alberghi aperti e sicuri a’passaggeri,- le poste fìsse, e regolate j il corso spedito delle lettere,- e quindi trasporti di merci, viaggi, navigazioni, pubbliche feste, e pompe, e concorso di popoli potrebbero far credere, che 1’ Europa sia divenuta una sola provincia, e dove pnràa i cittadini eran nemici, or gli stranieri si sieno fatti concittadini.
Che se a questi utili avanzamenti dell’ ingegno, e dell’industria si congiungano i di- lettevoli conosceremo, che non pure il necessario, ma il superfluo ancor del vivere n’ è provenuto, e che le delizie son succedute alla pace,’ ed alle ricchezze, siccome avvenir suole, per mezzo delle arti. Il secolo d’ oro della Grecia, cioè di Filippo, e d’ Alessandro, di Demosrene, d’Aristotele, d’ Apelle, di Fidia: il secolo d’ oro di