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ritrovarsi ai tempo delle Crociate. Ognun sa

quanti milioni d’ uomini vi perirono, ma non tutti sanno che tra le cagioni di ciò dee computarsi l’ignoranza della geografia, e la mancanza delle carte di que’ paesi, ove i Crociati guerreggiavano. Ricorrevano ai greci, agli egiziani, e ad altri abitanti già lor nemici, e il più spesso traditori, e da tal guide eran tratti nelle imboscate de’ nemici, tra le gole dei monti, in mezzo ai deserti, e alle paludi, ove perivano. Quanti perderono le fortune, e la vita tra i fornelli, e le operazioni della pietra filosofica, che ornai più non si cerca ? Quanti andarono in bando dalle lor patrie, ed impazziron per cruccio dalle imposture sospinti degli astrologi, ed indovini, de’ quali era piena ogni città ? Quanti perirono di occulti veleni, che si chiamavano incantazioni, e fattucchierie ? Quanti ne’ duelli, i quali omai son conosciuti per avanzi di stolida barbarie, e confessati da tutti?

Se rivolgiamo lo sguardo alle guerre, qual cangiamento non vi si è fatto a prò del genere umano, frutto essendo certamente della