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primari, che per tal modo risaltano, e son più chiari a vibrar luce più viva, ed imprimerla ne’ leggitori.

Né ciò sarà senza stimolo vivo di curiosità. Perchè quale spettacolo più curioso per questi tempi illuminati, urbani, operosi il veder da quai tenebre, da qual fierezza, da quale ignavia noi Siam pervenuti sin qua, e il veder per qual modo sieno state sgombrate tante tenebre, e vinta cotanta satvatichezza? Nel che una giusta compiacenza per noi esser deve, cioè novo sprone a sostenere l’onor d’Italia col nostro, il trovarla prima maestra d’ogni coltura, e d’ogni virtù all’Europa rimasta più lungo tempo nell’ ignoranza, e rozzezza, benché poi le più nazioni di lei abbiano con usura compensato il ritardo. Ma un’altra gravissima utilità quindi deriva.

E’ divenuto problema gran tempo disaminato, e non ancor ben deciso, se miglior sia la condizione degli uomini a’ tempi nostri, o a que’ più rozzi de’ nostri maggiori. E quantunque ogni persona nelle storie alquanto versata, e nella filosofìa de’ costumi

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