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296 | Capo quarto |
ogni trattato a principio e nel corso della
trattazione, tutto infine dimostra, che a buon diritto fu riguardato come un creatore di quella scienza, e fatti dimenticar tutti gli altri scrittori di quella, empiè tutta l’ Europa del suo nome e della sua autorità. Non dee tacersi, che alcuna sua digressione passa il segno e che molti altri errori vi si sono scoperti, ma ciò principalmente dalla scorrezione deriva de’ codici allora usati, e dall’inganno preso per le decretali d’Isidoro Mercatore allor tenute presso i dotti, siccome legittime, come per l’altre più antiche collezioni de’ pontifici decreti - Dopo lui molt’ altre ne vennero d’italiani, come è facile, e usato alle invenzioni famose aggiugnere e agi’ inventori tener dietro (a) per gli aperti sentieri, ed appianati. E ciò basti quasi un
sag («) Bernardo di Parma al fin di quel secolo XII. vescovo di Faenza, poco dopo Gio. Gallesio di Volterra, indi Pietro di Benevento, poscia Innocenzo III. dopo il concilio IV. di Laterano, poi Tancredi di Bologna, ed altri in gran numero seguiron l’esempio.