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sto intertenimento, e offrire uno studio sotto immagine di giocondità a chi passerebbe il suo tempo nell’ ozio, e tra i romanzi dell’ ozio talvolta peggiori. Gli è ben vero, che ancor per ciò mi terrò ad ordine cronologico, senza cui non si sfugge confusione; ma quanto attento sarò nel prefigger le date degli anni, e dei secoli, tanto lontano sarò dal farne inciampo, e legame al pensiero. Mio scopo primario, scrivendo, egli è far pensare, e però l’anima, a dir così, della storia più che il corpo considero, e tento. Con la critica filosofica da un lato, e colla storica verità dall’altro metto pie nel viaggio di sette secoli trapassati sopra l’ Italia; e dall’origine prendo a seguire i passi degl ingegni italiani, del genio loro, del gusto, dell’indole predominante in letteratura e nell’ arti e costumi: dai primi languidi raggi delle tenebre, e della barbarie tengo die_ tro a quel lume crescente sino a giungere al pieno giorno, se mai Io trovo venuto. Tra miile incertezze, contrasti, e varietà di costumi e di usanze, di politiche e di legislazioni, di guerre e di tregue, di scoperà