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290 | Capo quarto |
ordine romano, de’ ponteficali, delle cerimonie
e riti sacri, i quali in mezzo all’universale barbarie sostennero sempre la dignità, la santità, e la bellezza d’una religione divina, essendo solo stati alterati nelle chiese minori, o lontane, e variati alquanto negli ordini monastici, e regolari? Ecco gli aiuti, co’ quali i primi teologi poterono andar immuni da una maggior corruzione. Vero è, che molta parte di quegli ajuti avrebbon dovuto influire eziandio nell’altre letterarie professioni. L’elevazione, che spira all’ingegno la religione, convince non solo, ma muove l’animo fortemente. Conduce seco il pensar nobile, l’energia, l’entusiasmo scrivendo, e parlando, consola i cuori, e gì’innalza colla morale più pura, più saggia, più concorde col nostro interno senso, onde viene l’ardor degli affetti, il patetico, ed il socievole amore. Lo zelo stesso ardente, ma saggio fa le veci allora della vanagloria letteraria, e più che questa produce imprese magnifiche, ed opere immortali. Certo la forza, e la maestà non men, che la grazia, e l’eleganza dello stile ne derivarono felicemente