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or più espressa nel centro del mondo

cristiano, cioè a Roma, e presso il capò della religione fu conosciuta più chiaramente dagl’italiani. L’abbondanza quivi de* codici, gli ecclesiastici studi fiorenti, le leggi, i tribunali, il foro pontificio a tutti in venerazione per la sua gravità, e sapienza, la dignità suprema, i cardinali, prelati e vescovi dotti morigerati umani e spesso santi, come vedemmo nel secolo XII. degni infine di riguardarsi come principi spirituali, tutto influiva a mantenere in decoro la religione. Che dirò poi della maestà, e decenza dell’

ordi te illese le leggi ecclesiastiche, e gli uomini sacri. I papi avean l’esempio di s. Gregorio M., che accordò la libertà contro l’uso generale a’ suoi schiavi dicendo, che il facea perchè il dìvin Redentore ci avea tutti fatti liberi dalla spirituale cattività. Quindi altri cristiani accordavano a’ loro servi per amore di Dio, per gli esempi ài Cristo, per ben del? anime, « facessi quell' atto solennemente, e con sacri riti nelle chiese; quindi e che gli ecclesiastici rinunciavano alle leggi barbare entrando ne’sacri ordini, e professavano la romana, come piena di equità, e di ragionevolezza.

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