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Mille Dugento. 281

Non fu più felice la medicina quanto al

gusto, o allo stile, venendo anch’essa da Averroe, ed Avicenna immediatamente. Pur nondimeno essendosi ancor per essa aperte pubbliche scuole nelle università, e fuor d* esse essendo tradotti gli antichi classici greci j e romani, separò alquanto le sue dottrine da quelle degli astrologi, e de’ cerretani, che tanto aveano predominato. Non sol Salerno, ma molte altre città ebbero medici illustri, e metodi salutari. Pruova di ciò si è il vedere in varj luoghi nata la chirurgia, che è quasi la ragione, o la mano della medicina. Un editto di Federico 11. per le scuole di Salerno, in cui nominati sono Ippocrate, e Galeno, non sol parla di chirurgia, ma dà leggi ai chirurgi, e gli esclude dall’ insegnare, se non hanno approvazione da* medici di loro abilità. Verso il 1300. si tro-. va un collegio di medici-chirurghi eretto in - Ve Giacomo Cherico Veneziano qual di primo triduttor d’Aristotele dal greco sin dal noo. incirca, mentre si proibiva e bruciava quella filosofia in Parigi come sorgente d’eresie.