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256 | Capo quarto |
suo nome di nuova Atene (a) sotto Adriano,
e degli studi sì chiari al tempo di S. Agostino, che rettorica vi professò, di S. Ambrogio dottissimo, e cavaliere e pastore cristiano, anche al 1200. grande opera diede agli studj. Fra Bonvicino da Ripa milanese (b) numerò in un’opera latina, cioè ne! poema elegiaco sopra le regole £ insegnare, e studiare sino a 200. medici al tempo suo, cioè al 1288. come scrive Galvano Fiamma; Quel Ripa, dice Ericio Puteano, fu de* primi coltivatori della lingua italiana. Lo stesso Fiamma poi verso il 1500. affermò, che in Milano v’erano più che quindici professori di logica, e di grammatica, quaranta scrivani, o copiatori di libri, settanta pedanti per gli elementi a’ fanciulli, e centortan ta
(jì) V. Tassi de Stud. Mediol. e. 3. ma criticato.
(£) Fu del terz’ordine degli umiliati; de’ costumi de 1 discepoli, e de* maestri propriamente l’opera; prosa, e verso insieme. Insegnò grammatica è dotto pe’suoi tempi in Milano, morì verso il J300. Qui composuit multa vulgaria, dice il suo epitaffio. Vedi Quadrio voi. VI.