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252 | Capo quarto |
grammatica, cioè in belle lettere del 120$.
e Onorio III. raccomandava a quel vescovo P insegnamento della teologia, e filosofìa nel 1210. E" nel vero bisogna pensare, che tutte l’arti, e facoltà quivi fossero in grande onore per l’immenso concorso degli scolari, che tutta Italia, e molta Europa mandava a studiarvi, sicchè giunsero secondo alcuni a dieci mille sotto Azzone prima del 1200. e poi anche a venti, e più milledel 1262. Vero è che il gius ne invitava i più, e perchè quello era Io studio del secolo, e per cagione de’ gran maestri, de’ quali più sotto diremo.
Due opere di quél secolo più insigni per la dottrina, e care alla lingua, e letteratura italiana per le traduzioni dalla crusca approvate, furono quelle di Albertano Giudice da Brescia (a), e di Brunetto Latini. Quella di
filo £*) Albertanì causidici brixiertsis opus de doèlrina dicendi, & tacendi compositum anno 1145. Tale è il titolo nell’ambrosiana secondo il.Muratori", dis 44. Consiste in tre trattata, primo dell’amor di Dio, e del prossimo; secondo della consolazione j
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