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Mille Dugento. | 251 |
In Bologna frattanto ampìiavasi il campo
delle scienze con le lettere insieme. Buoncompagno Fiorentino (a) v* era maestro ia
gram fartium gelf*, vel giboleng* superstitionibus navi* giorum commerciis vivebat, moribus usa simulici-, bus, miris afffuebat opulentiis ~ Infatti fu ella si* gnora della Dalmazia, di Negroponte, di Candia, e sino in Costantinopoli dominò, traendo profitto dell’altrui stolidezza, e furore.
00 Questo Buoncompagno autor dell’assedio di Ancona non fu il primo, ma il più celebre traque’ professori di grammatica, o sia dell’me del diala* mine C diclanen, o ars diclaminis, e dittato* dicevasi il nuestro di tal facoltà, cioè di belle lettere ). Vedemmo Enrico Settimalense averle quivi studiate, e sappiamo, che Gauffrido inglese autor di prosa, e di poesia vi fi, professore prima del Uoo, e dedicò poesie ad Innocenzo III. Anche quel Galeotto traduttore di Cicerone, di cui parliamo altrove, fiorì in Bologna. Giunse quivi Rollandino padovano ad esser dottor grammatico dopoBuoncom, pagno suo maestro, sebbene a dir vero, tutto il lor gusto, e stile fosse gonfio più, ch’altro, e senaa grazia.
La filosofia non meno era sempre colà coltivata » come si vede dai diplomi di Federigo II. a queU* diversità indirizzati.