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vi furon per caso dalle tempeste gitrati, onde nuove esperienze, ed osservazioni all’astro cho\% js no sAo (fiioat. pi ut*. Dunque le vie di terra tentarono, e quel ch’i pia lasciaron memorie di ciò preziose prima, e pii d’ogni altra gente. Marco Polo fé scrivere i suoi viaggi, secondo l’opinione migliore, da Rustichello da Pisa, che seco a Genova era in prigione.J II titolo fu delle maraviglie del mondo. Improprio è quello Ai Milione, come altri lo dissero, soprannome applicato al Polo stesso, e alla sua discendenza detta Cd Milione, o per l’opinion di sue gioje, e ricchezze ascendenti a milioni, o per la sua facilità d el parlar de’ milioni del gran Kdn. Alcun vuole, che fosse scritto in lingua veneziana, poi tradotto in latino, o viceversa. Il volgarizzamento in toscano dalia crusca citato storia di Marco Polo detto il Milione si crede fatto un anno dopo l’originale. Due versioni ven’ha latino. La prima d’un Domenicano ordinata dai suo capitolo generale tenuto i« Bologna nel 1301. L’altra da ignoto. Certo è, che pOco dopo il 1250. partirono il padre, e Io zio di Marco al gran viaggio da Costantinopoli, ove i veneziani erano quasi come in lor patria. Furon essi i primi europei, che sappiamo giunti alla Cina o Catai, al -Giappone o Ciupang e Zipang da lor detto, ove rimasero sino al 1169. Nicola tornò ambasciadore del gran Kan a Gregorio X. ti qual papa

no.