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Mille Dugento. | 239 |
cantori, suonatori, e i poeti sin colla lingua
romanza madre della volgare con nome di trobadori, di menestrieri, di giullari, e simili, e ognor più i principi gli ebbero cari, anzi compagni, essendo stati i principi stessi primari poeti dopo del mille in Francia prima, e in Provenza, poi nella Sicilia, e tra noi Federico I. tra questi sparse in Italia quel gusto, principalmente in Sicilia, e nel regno di Napoli verso la metà del secolo XII., e suo nipote in appresso Federico II. assai più, perchè più protesse, e amo l’Italia, e que’ due regni beneficandoli, come vedremo, col favore agli studi impertito. Ei non contento di aver cantori poeti al suo fianco, maneggiò le Ior lire, e compose di poesia, e non contento del provenzale usato sino a lui verseggiando, prese nel nostro linguaggio a far versi (a). Dietro ad esempio tanto au tore-
00 Federico II. Imperadore, e re di Sicilia nod sol fu poeta italiano, ma per tutta Italia patrocinò la poesia sino ad avere nel suo palazzo in Palermo una quasi accademia di letterati a cui s’ascrissero t figli inoi Manfredo, ed En2©. Quindi Dante asserisce