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Mille Dugento. | 229 |
Mille Ducekto; izp
topa regnando la lingua latina lasciatavi da’ romani, e da lei pullulando a poco a poco le lingue volgari, queste furono tozze, imperfette, e popolari soltanto; La barbarie, la solitudine, l’ignoranza, le guerre, e i fieri costumi lento fecero, e contrastato il viaggio di queste lingue. Carlo Magno, e la sua córte potea rinvigorirle, poichè parlavano j e usavanle; ma il bisogno maggior, che s’avea del latino alla riformazione de’ popoli per gli autori maestri, ed originali d’ogni sapere richiesto, principalmente di religione, e costume, fu cagione, che quello si proteggesse, si aprissero scuole, si pubblicasser grammatiche di latinità lungo tempo* Ricaduti gli studi di nuovo sotto i suoi successori ognor più prezioso divenne il latino insino al mille, e di poi per nuovo ristoramento da tanta ignoranza, quantunque ancor prima del mille fosse parlato V italiano compiuto j e comunemente, come dall’epitaffio si trae di Gregorio V. (*) in cui distinto
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CO *". ève délh lingue,