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Mille Cento. | 211 |
feroci settentrionali, l’Oriente fu maestro,
ed esempio dell’Occidente, l’Asia e l’Europa infine non furono più straniere, e si fece un commercio universale di cognizioni di comodi e di costumi. Ma gl’italiani ne fecero un altro più lucroso * essendo essi già prima dirozzati, e trovandosi in sitò più atto per ogni vantàggio. Trassero a se le ricchezze e le merci dell’Asia i le quali trasportavano in Fiàhdraj d’onde le città Anseatiche (cioè quelle, che ad imitazione «delle italiane si erano collegate in un corpo contro i nemici della lor libertà), venivano a prenderle * e le distribuivano per tutto i! Settentrione (a). Per questo quasi riflusso dal Levante e dal Mezzodì al Nord seguì facendosi ognor più giro $ e comunicazione _^ tra
CO Sino ad ottanta città dietro l’esempio d’Amburgo, e di Lubecca entrarono in quella lega verso la metà del decimo terzo secolo. Vedi là, ove parliam del commercio. Questo ardore per l’indipendenza passò in Ispagna in Inghilterra in I scozia e altrove a scuòtere il giogo de’ governi feudali e dilla ior tirannia.