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Mille Cento. 187

nuti da città libere già del tutto. Il cavaliere

dal Borgo dice, che sino a vent’otto ne vennero da varie parti. Troppo lungo sarebbe nominar tutti quelli, che qua, e 1* si trovan notati. Tra i consoli devon esser distìnti i due milanesi Oberto dall’Orto, e Gerardo dal Negro, da’ quali vuoisi venuta la prima raccolta di leggi feudali, scienza ignota ai romani. Tra dottori diam luogo a quel Piacentino scolaro del Gosia, che porto il primo in Francia gli studj legali da Bologna, come recolli in Inghilterra quel Ruggeri, con altro nome da altri appella* to («).

Ne

O) De’ più celebri professori di quel tempo è Alberico da Porta Ravegnana scolare di Bulgaro, Pi, leo modonese, o certo in Modena maestro in diritto, Giovanni Bassiano Cremonese colBagarotti suo scelare, e forse suo concittadino, se non fu Bolognese, Azzone pur Bolognese scolaro di Bassiano, di cui narransi maraviglie per gran numero di scolari, e molte opere divenute poi classiche, che fiori circa 1200. e Giacomo Baldovino suo successore in quella cattedra al izio. Alberto Galeotto Parmipuno, e Roffredo Beneventano, e Oldofredo, ed

Accor-