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180 | Capo terzo |
ordine d’Eugenio III. e d’altri papi secondo
il dire di molti: ma certo adottato fu tosto nella università di Parigi, onde gli stessi francesi confessano agi’ italiani dover siccome a maestri primi, il fiorir tanto in Francia il diritto civile, e canonico non meno che la teologia, questa per Lanfranco, ed Anselmo, e Pier Lombardo, quelli per Graziano, ed Irnerio, de’ quali l’opere, egli scolari portaron colà il primo lume, (a)
De.
(a) Sarà ella jattanza d’un’italiano il dir quanto a tutta l’Europa giovarpn que’ due diritti colla scienza della religione rinati in Italia, e da lei sola diffusi tragli altri popoli ancora oppressi dal gius feudale, e dalle leggi barbariche? Qual risorgimsnto non fu per loro il conoscere la giurisprudenza romana, immortai monumento della sapienza, che conquistò il mondo non men colle leggi che col valor militare! L’umana ragione tanto avvilita insino allora a tal nuova luce fu scossa e rapita in ammirazione dapprima, poi tutti volse gl’ingegni a quello studio, riformò leggi, e costumi, occupossi del ben pubblico, abborrì lo spargere il sangue umano, sentì rimorso della violenza, diede forze invece, e tribunali alla giustizia, fé professione d’umanità e di studi lasciando ai ioli cavalieri quella dell’armi,
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