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178 | Capo terzo |
promossero, e i vescovi a gara, anzi Matilda
medesima consigliata d’Anselmo, e consigliatrice fé a lui comporre una raccolta di canoni, oltre a moli’ altre avanti, e presso a quel tempo promosse per la necessità, che ognor più n’ebbe la chiesa, e la disciplina sì combattute in que’ secoli. Bologna stessa ebbe maestri di tal facoltà, nè potea starne senza per la congiunzione tra le lejggi canoniche, e le civili in lei già tanto fiorenti come vedemmo. Ma insino allora non erano stati ordinati, ed uniti in un sol corpo gì 1 sparsi membri de’ canoni, e fu bisogno d’una fatica di ventiquattro anni a ciò fare, cioè a conciliare i canoni tutti non chiaramente tra lor concordi. Tal fu quella dì
Gra ti la sede romana in varie dispute, e dtfferenzé*di opinioni, diedero essi varj rescritti, e st»tenze dette costituzioni, poi decretali» che formarono il Jus pontificio. Questo fu in gran pregio per l’equità, e religione, da cui fu dettato, onde il gius barbaro, e disordinato delle nazioni settentrionali ognor più si conobbe pieno d’irragionevole severità anche ut materie religiose.