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172 Capo terzo

Venezia, e per la pace di Costanza, che rilegò,

può dirsi, gì’imperadori in Gerrhania. Vero è, che furono da principio le inimicizie loro colla sede romana continuate con l’armi, sicchè Pasquale II. nel im. fu oltraggiato, e ridotto all’estremo da Arrigo V. per le liti delle immunità, come pur fu assalito nei 1116. per cagione della eredità di Matilda, e cos) altre vicende per alcun tempo dovette soffrire l’autorità pontificia; ma vero e non meno, che dopo tali vicende pervennero ad un possesso tranquillo de’lor diritti sul fin del secolo stesso, talchè gli storici anch’essi di contrario partito s’accordano in chiamare Innocenzo III. padrone al fine, e sovrano assoluto di Roma, e de? molti stati a lei congiunti nel 1288. onde divenne il titolo d’imperadore titolo d’onore; Ramanorum imperato-/- come fu detto giustamente da Carlo Magno sino al 1288, essendo egli stato acclamato signore e imperatore dal senato e popolo romano. Questo Innocenzio fu insieme principe di grande animo, e di molta letteratura, come il mostrano le sue opere in ogni sacra e profana dottrina, e la

sua