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170 | Capo terzo |
onore, piacere, interesse di farsi conquistatori,
di vedere strani paesi, di vivere a spese altrui, d’acquistare spoglie nimiche, e tesori, infin di scuotersi da una vita uniforme, e noiosa, andarono all’anno seguente armate navali, e terrestri in Oriente con principi, e capitani illustri, come furono i Boemondi, i Tancredi, i GofFredi, e tant’ altri. Ma quando poi s’udì presa Antiochia da Boemondo, e molto più Gerusalemme da Goffredo al iopp. e per lor fatti re di quelle provincie, e stabiliti imperj cristiani colà, e sbaragliati i barbari, ed infedeli, non è a dir quanto ardor comprese ogni gente, quanti italiani da tutte le nostre città presero ogni anno la croce, e al noo. contaronsi cinquanta mille lombardi partiti coli» arcivescovo di Milano a quella volta.
Le nuove terre adunque, che allora si frequentarono, i gran viaggi di mare, non men che di terra, che s’intrapresero, le guerre animose, lo zelo ardente di religione, la gara mutua delle nazioni, e delle passioni tutto insieme scosse l’Europa di nuovi affetti, e pensieri. Ma gì’italiani a’ quali più spesso