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Mille Cento. 165

CAPO TERZO.

Correndo gli anni della salute Cristiana mille cento, vel circa nella marca trivisana era grandissima quiete, e pace, e tutte le cittadi si reggevano in libertà, dando agli imperadori obbedienza e tributo onesto; ber il che i popoli non essendo angariati vìvevano in somma felicità, ognuno attendendo a’ suoi esercizi e a. sue professioni, uè ancora erano infettati dalle passioni delle parti guelfe e ghibelline, per la qual cosa tutte le cittadi abbondavano di nobiltà di popolo di mercanzie e di ricchezze.

Queste parole del celebre Pietro Ghirardo nella vita d’Ezzelino pcnno dirsi il ritratto di una gran parte d’Italia, e principalmente di Lombardia nell’aprirsi del secolo duodecimo. Imperciocchè umiliato già da qualche anno avanti Arrigo IV. perturbatore sì fiero d’Italia, per l’armi e maneggi di Matilda, de’ papi e d’assai altri principi erasi ritirato in Germania, lasciando il regno d’

Ita.