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162 | Capo Secondo |
mischiarono di quello spirito di cavalleria j
che spirava onore e virtù generosa. Purgarono essi le provincie dai ladroni, onde s s aprì la comunicazione tra i popoli, e si facilitarono i commerci ancor dell’ingegno. Allora cercaronsi comodi ed agi, sentironsì desideri e bisogni più che non mai, nacquero infin le scuole; e poichè ognuno intende quanto l’esempio e la condotta de’ principali d’una nazione influiscono in tutto il resto, e quanto i governi e i costumi da loro dipendano, da’ quali dipende poi sempre ogni cosa, quindi vien nuovo lume a conoscere meglio quel primo gusto risorto inverso gli stud;. De’ cavalieri, detti ancor paladini, noi facciamo trattato a parte per questa ragione. Qui basti dire, che per loro due scuole ci furono e due maniere di letteraria coltura, l’une puramente letterarie, l’altre si ponno dir militari. Gli ecclesiastici preser quelle, i cavalieri si diedero a queste, non senza disprezzo dell’altre. Cotal divisione divenne fatale a tutti gli studi, che o rimaser perciò nell’infanzia, o caddero miseramente jn eccessi. I militari al solo corpo,