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Mille. 161

sempre in guerre nemiche di studio, e tra

V armi disturbataci d’ogni cultura, sempre chiamati in Germania da discordie, ailevati nell’ignoranza d’ogni letteratura, e soltanto esercitati nell’arti guerriere, e nei piaceri soli a quell’arti compagni, cioè ne’ piaceri del corpo, assai poco potevano contribuire, e troppo nuocer piuttosto alla propagazion e delle lettere e delie scienze italiane. Il qual punto, a dir così, di prospettiva verrà ognor meglio scoprendosi e verificandosi de’ secoli e fatti succedenti.

Intanto noi vediamo chiarissimo il risorgimento d’Italia per gli studj in questo secolo primo dopo il mille. Gli uomini liberati dal terrore e dall’avvilimento universale preser coraggio, la religione ricuperò j suoi dritti, la libertà e le leggi cominciarono a fare- de’ cittadini. Così venne più ardire contro la tirannia, frenaronsi le guerre particolari, formaronsi de’ governi, s’intrapresero dei commerci e delle navigazioni, si giunse a pensare alle conquiste ancor lontane. Gli stessi nobili prima feroci e prepo. tenti si rivolsero a guerre ordinate, e le fram-