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potè sembrare, ed ei mostrò voler esserlo j

un ristorator della patria. Molto più poi Arrigo il bavaro chiaro per santità, e benefico alla chiesa, il fu pure all’Italia, e colla pace sì necessaria agltstudj, e col favor verso i papi, ed a Roma. La gran contessa Matilda frattanto dopo il marchese Bonifacio, e la marchesa Beatrice suoi genitori, che collo splendore della Ior corte, e la potenza di loro autorità aveano alquanto rianimate l’arti, e il coraggio italiano, fu principalissima promotrice d’ogni virtù, come d’ogni coltura. Ella stessa fu studiosissima delle lettere sacre, fondò monasteri, ed arricchinne pur altri, incoraggi gli scienziati, e coltivò l’amicizia de’ più dotti vescovi, papi, a’ quali fu poi con l’armi sì forte scudo, e col gran dono di grande stato fu principio Ji nuova magnificenza romana. Per tai conforti l’Italia può dirsi in quel secolo aver cominciato a risorgere, e specialmente la Lombardia, in cui Matilda signoreggiava. Già s’è veduto quanto ella giovò agli studi di dritto pel favore prestato ad Irnerio, e per l’uso fatto del suo sapere. Non meno promosse il