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136 | Capo Secondo |
l’altre lettere, vi cadde quasi in dimenticanza,
e parve passare nell’università di Parigi, ove fiorì grandemente, sinchè ne Venne sbandita con solenni decreti, e ritornò a Bologna verso il 1200.nota. Intanto Ja giurisprudenza bolognese giunse a mandar suoi maestri per tutta Europa, e credesi in "Francia portata da Piacentino, e da Ruggero in Inghilterra, entrambi della scuola d J Ir nerio.
Ma poichè di Matilda s’è fatta menzione giusto è parlare dei principi, che più all’Italia giovarono per rischiarar la sua notte. Può dirsi in generale, che sino al 1056. volser le cose italiane a qualche miglior condizione, e quiete, cioè sino alla morte d’Arrigo III., poichè con Arrigo IV. fu poi tutta sconvolta. In quel respiro già preceduto dal mite impero degli Ottoni non inimici de’ papi, fu re d’Italia Ardoino marchese d’Ivrea nel 1002., sicchè un italiano
- ↑ Il Ghirardacci nel libro 3. ciò co’ diplomi comprova di Federico II. a favor di Bologna.