frutto de’ miei studj di storia, che per1 sette anni allor venni dettando, e che ancor oggi vorrei consecrata non solo al diletto, ma all’utile vostro, e di tutta la gioventù studiosa, secondo il fine medesimo, che tutte l’altre fatiche mie letterarie ha fatte uscir dalle tenebre, e dal segreto ritiro, ov’erano condannate. E senza più rivolgo a voi quel discorso, che a molti allor dirigevasi con la medesima introduzione allo studio di storia, che ai giovani si conviene, il qual farà testimonio a delle nostri non comuni industrie nell’educare la gioventù, e del valore de’ giovani nel rispondere ad una educazione tutta rivolta non ad arricchir la memoria di termini, o di avvenimenti, non a lusingare l’immaginazione con poetiche bizzarrie, ma a stendere di buon’ora, e a confortare i lumi della ragione, il discernimento della verità, il talento del vero filosofare. Il che ben conveniva a’ miei discepoli nella storia
- ↑ Dal 1752. fino al 1759. nel Collegio di Parma.