arti necessarie al sacro culto più felicemente che ogni altra parte e fu arsenale a tutta Italia della dottrina in lei rimasta. In lei concorsero sempre i dotti co’ lumi sparsi in tutto il mondo cristiano, ella sempre fu centro di studi principalmente sacri eziandio per la congiunzione spontanea degli uni, e degli altri. Nello stesso secolo decimo il già mentovato vescovo di Verona Raterio diceva di lei, come leggiamo nel suo itinerario = della quale ignoranza ove meglio posso io dispogliarmi che in Roma facendomi ammaestrare? O qual de’ dogmi ecclesiastici in qualche parte è saputo, che venga in Roma ignorato? = E certamente i dubbi, i contrasti, le dispute teologiche, l’autorità pontificia, il clero, i concili furon sempre sorgenti di necessaria coltura. Dunque libri sacri primieramente vi si conservarono più che altrove, bibbie, santi padri, tradizioni canoniche, e tutti gli autori più importanti alle materie di fede, di disciplina, di giurisprudenza ecclesiastica, quanti s’eran potuti salvar dalle stragi, erano in Roma. Di che fanno fede que’ cardinali bi-