98 |
Cap. I. stato d'Italia |
|
lo pericolo ognor vicino di perderle, e coperte di paglia, e mal fondate, siccome, abitazioni passeggiere; alle quali case era proporzionata la suppellettile, senza divisioni, senza vetri, senza focolari, affumicate, perchè cucina era in mezzo, nè cammini si usavano, come appena s’usavan letti, un solo per molti, se v’era, e questo di poca paglia, e con quache coperta grossolana, o pelle più dozzinale allestito; così il mangiare, il vestire così. Non selciate le strade nè pur di città; non vetture, fuorchè di carra, o di giumenti, essendo i cavalli di gran prezzo (ove le razze mancavano), e venuti da lontano, e più necessari in guerra; non pubblici alloggi a’ viandanti, non ponti, o porti su i fiumi, (anzi laghi, e paludi) fuor qualche barcaccia qua1 e là, tenen-
- ↑ Tra i popoli ancor vicini non era pratica, e lontanissimi si credeano a cento miglia soltanto pei pericoli e incomodi del viaggiare, onde usi a star tra loro nè conoscendo geografia ignoravano le distanze, o le immaginavan grandissime. Privi di pubblici alberghi aveano per sacra cosa l’ospitalità,