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prima del mille 97

Mal si parlava, peggio scriveasi; ciò, che fu detto e creduto di Carlo Magno, fu poi verissimo d’altri principi, che per ciò usarono cifre improntate a suggello, avendo a scrivere il loro nome. Il più spesso supplivano alle lettere loro, e al carteggio i messaggi specialmente militari, ogni soldato a ciò bastando. Dunque sorta alcuna di letteratura non potea coltivarsi tra chi non sapea pur gli elementi, sicchè leggiamo ancor con orrore lo stile di que’ notaj, cancellieri o segretari di principi, e di città, ch’erano i dotti per professione di latinità.

Nè diverso era lo stato delle arti e manifatture, eccettuando i lavori in metallo, che più si sostennero, essendo alla milizia essenziali. Dunque pitture e scolture d’allora (tra le poche avanzate) vediamo deformi al sommo; anzi poche ne furono d’italiane, perche i pochi lavori siffatti eran di greci rozzi anch’essi. Architettura del pari barbarica: allor però nel vero assai più si smantellava, che non si fabbricasse. Il più delle case anche in Italia di legno fatte, e di creta sì per l’inopia comune, come per