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II tismo, schiaviti^ per filosofico zelo? Vere convulsion filosofiche, trasporto di cervelli affascinati sin tra la plebe, che rovescia i troni, e gli altari, lordasi di sangue umano, saccheggia città più che Vandali e Goti alzando le vostre bandiere, vi ravviserebbe ei meglio che voi me non ravvisate? Sof. Finisce il mio panegirico? Or senza declamazione mi dite se voi non siete, che mi profanate sin col bel sesso fatto filosofo anch’esso per raffinamento de’ piacer vostri, e della sua vanità. Povere donne burlate così da gran promesse di felicità filosofica! /Lm. Bella filosofia donnesca affé, che finisce in affettazione, e in pompa. Le mie sono ornate sì ma decenti, vivaci a tempo, e modeste, sorridenti alla dolce amicizia, ma guardinghe contro la passione, e sopra tutto custodi del pudore, nemiche dell’affettazione, e quindi felici, e niente filo, sofe. Mi distinguete al fine dall’impostore? Sof. Or di quel tempo ricordami, che coli* amor virtuoso educai la gioventù legando-ne