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ALLE DAME VIENNESI.
Quanto è mai dolce ad un italiano il vedervi, signore mie, così brave coltivatrici della sua lingua! Io men compiaccio assaissimo, e rallegromi sempre più meco, e coll’Italia di sì bel genio vostro, e della fortuna del tuo linguaggio, il quale essendo per indole assai gentile, non può star meglio, che su labbra gentili. Ma come non rallegrarmi oggi ancor più nel vederlo alzato al trono, e per