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Mirabili. | 77 |
sono cose, perchè fan colpo, ed effetto più forte. Laddove noi coll’arte, e colle parole spesso inutili, e al più sonore, troppo affollate, e però oscure, co’ periodi contornati, e rotondi, e quindi sterili, e fiacchi, con sinonimi, e con epiteti di puro lusso, noi cosi togliamo la forza, la maestà, la grandezza al parlare, come al dipigner le rolgono i tinti contorni, l’ombre sbattute, le mezze tinte, e le tenere carni, e gli studiati panneggiamenti, e il colorir delicato, senza cut Michel’Angelo giunse ad una grandissima sublimità. E forse quinci si spiega, perchè i grandi uomini, ( e il titolo di grandezza dimostra il pregio del grande presso tutti ) i gran talenti, i genj insomma non abbondino di parole anche nel loro convivere, ed i mediocri siano per lo p!h loquaci, come 1 mediocri poeti, e pittori danno nelle minuzie, qual colui, che nel gran tragitto degl’israeliti per l’Eritreo fa vedere un fanciullo che raccoglie conchiglie, e sassolini sul lido ( 1 ).
Quel.
( 1 ) Bellissimo esempio ne dà Seneca: U/.. poet/tram ingentosissimus egregie prò magni-