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Nuovi. 67

Nondimeno il più spesso trovano nella novità i genj dell’ arti le bellezze, e i piacer nuovi, e coll’incanto della sorpresa fan le delizie dell’ età loro, e dei posteri nelle lor Opere, giacche quel bisogno di nuove cose, che li fece inventori, e creatori è proprio ancor di legge, e così esercita la sua forza ed attività scoprendo, cercando, gustando le incognite cose, e i pensieri, che a lui son tratto tratto posti davanti: siccome il tedio e la sazietà delle cose, e pensieri venuti già famigliari per l’uso spingon chi legge dietro a tai novatori: onde Lucano, Marini,’ e tant* altri furon seguiti dal loro secolo avidamente.

Per tal pregio delle nuove invenzioni i geli; son quelli, che amplificano i confini dell’ arti e ancor delle scienze. Un solo di questi vai più che tutte I* accademie, e le scuole, più che il popolo degli artisti, e degli studiosi. Egli crea colla sua forza, va al profondo, e cava, vola al sublime, ed inventa, e dai fondamenti innalza un edifizio tutto suo.

Gli altri stanno alla superficie, e a forza di stendere in largo le cognizioni, facendole a mol-