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66 | Nuovi. |
come gli altri, spesso non parlano, come gli altri, adorano la novità, perchè a quella sono spinti, ed urtati dal lor bisogno, e dal sapere, che questa sola !i guida al naturale loro scopo, al mirabile, ed al sorprendente fuori deli’ uso volgare.
Da ciò vien talora, che dan nel falso, e nell’enorme, cadono ne! fanatico, e producono rivoluzioni nelle lettere, e nelle arti per tentar nuove vie, per allontanarsi dalla consuetudine, e per distinguersi sopra gli altri eziandio. Così il Marini in poesia, così Borromini in architettura, e Caravaggio in pittura, per tacere di Seneca, di Lucano, di Falereo, i quali appunto o saz;, o sdegnosi del bellone del buono già divenuro ne’tempi a lor precedenti comune, ed anelando alla novità furon tratti ad esagerare, e a dar ia eccessi. E per analogia citar si possono gli esempli anche fuori delle bell’ arti, onde se son guerrieri, come Carlo XII., se politici, come Alberoni, mettono a rischio le monarchie, se capi d5 una famiglia, come tanti a noi noti, disordinai! 1’ economia, se maestri di popoli, dan nell’errore, e nell’ anarchia.Non-