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Veggenti. 47

altro, ma in ciò similissimi. Il che vien forse da tal compiacenza, che sente l’anima nostra allora di sua forza, ed acutezza, ed ampiezza; sicché fa trovarne mirabile Io scrittore, ed il parlatore a quel segno, che ai ogn’altro Io preferiamo, giacche tutto poi anche nell’entusiasmo, e nell’arti va a risolversi nel piacer, che ci danno. Certamente il secondo ha tanto credito nel nostro secolo principalmente per quel suo stile, che in un solo concetto presenta molti oggetti lontani f e disgregati, anzi talvolta opposti, e nimici, rivolgendo le loro facce a quel punto, in cui sorprendono vivamente col doppio lume, e con moltiplici idee combinate, onde veggiarno ad un tempo, e in un colpo ciò, che non mai vedemmo, se non che separatamente. Le dissero alcuni disparate, e ne fanno un proprio caratrere aNo stile di lui.

Ricca visione può dirsi di tutti quelli, che son più felici in metafore, cioè nel vedere ad un tempo più oggetti, ravvisare in essi la simigiianza, e di questa farne una composizione ed unione, che piace per la varietà, cioè per la compiacenza di trovar in-