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42 | Veggenti. |
n’ho conosciuto alcuno di così naturale tenfc pera nato, che ancor nelle conversazioni ordinarie tutte le idee vestiva, dava corpo ai pensieri, sceneggiava sì vagamente iu ogni materia, che pareva avesse un’anima tutta €cch;: o la fantasia invece d’anima.
Ma chi vuol vedere la forza di questa visione maravigliosamente all’entusiasmo, ed ai geni amica, e creatrice feconda di scene,. vedute, ed immagini, e azioni, e cose, e persone sopra la sfera comune, basta volgersi a Omero. Egli è il padre di tutti i poeli, i pittori, e gli scultori, perchè creò quasi tutto il mondo poetico e il vide in altro modo più bello, e le nostre idee dipinse, e tutto animò, colorì, divinizzò, fecondando della sua mirabile creazion l’universo. Credetter gli uomini di abitare un mondo novello più grande, e più vago per lui, consolandosi in questo immaginario delle noie del vero. Tutto per lui prese vita, persona, ed azione, e fu veduto cogli occhj dell’omerica fantasia con estasi di maraviglia. Il sole è un Dio, che sovra carro di luce ne guida il giorno, e sferza cavalli di fuoco; le