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332 Note.


£¿2Nor£i Francia, e che merita di esser posto in giusto lume, non avendone e non potendo noi averne alcuna idea da sì lontano. Ma stu- | diando d’appresso e sul fatto la cosa è ini] credibile quanto vantaggio ciò sia pe’francesi in ogni genere, e specialmente per l’entusiasmo dell’arti, il qual per altro ritrova èia la nazione naturalmente disposta specialmente in alcune provincie per lui; ed esso poi rinvigorisce e porta agli estremi d’ ogni numera lei stessa. Il governo monarchico nel più 1 perfetto senso ì: la molla primaria, che fa muovere tutto d’intorno a se, facendo il trono in Parigi la rappresentanza del re, che poco lungi risiede colla sua corte, e col ministero immediato. Col governo t la legislazione primaria, la forza militare, l’erarior, il tronco del commercio, il flusso e riflusso di tutti gli affari, di tutti i bisogni, di tur- j ti i piaceri della nazione. Così 1’ industria./!

e l’ingegno, le speranze e le pretensioni di ventiquattro milioni di francesi colà si rivolgono, di là dipendono, ivi fermentansi anche da lungi, e quindi si vede sempre in moto la nazione; le poste, le diligenze, i eoe-